venerdì 23 settembre 2011

LA DEMOCRAZIA ITALIANA: MOLTO IMPERFETTA...

(ma può sempre peggiorare...)
Prima Parte di Otto
Linea guida: “A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.” (Giulio Andreotti)
Molti guardano di cattivo occhio la “dietrologia”, ma in un Paese dove tante stragi sono rimaste impunite, e si scoprono continuamente Logge Segrete, trame occulte,... a volte ragionarci sopra e fare “dietrologia” rimane l'unica maniera per venirne a capo. E non occorre sempre pensare a riunioni segrete, Logge Massoniche... Spesso bastano la semplice “convergenza di interessi” e il “lobbismo” per spiegare molte cose.
Parafrasando Don Milani: da “L'obbedienza non è più una virtù” a “L'ingenuità non è più una virtù” (mia).

Scusate se userò sùbito molte citazioni, ma così si fa prima...

Mi scusi Presidente, ma ho in mente il fanatismo
delle camicie nere al tempo del fascismo
da cui un bel giorno nacque questa democrazia
che a farle i complimenti, ci vuole fantasia.”

Sarà che gli italiani per lunga tradizione
son troppo appassionati di ogni discussione.
Persino in parlamento c'è un'aria incandescente
si scannano su tutto e poi non cambia niente.”
(Da “Io non mi sento italiano” - Giorgio Gaber, 2003)

L'uomo è un animale credulone e deve credere in qualcosa. In assenza di buone basi per le sue convinzioni, si accontenterà di basi cattive.” (Bertrand Russell)
Poche persone riescono a essere felici senza odiare qualche altra persona, nazione o credo.” (Bertrand Russell)

Gli italiani non sono un popolo, ma una collezione.” (Ennio Flaiano)
Fra 30 anni l'Italia sarà non come l'avranno fatta i governi, ma come l'avrà fatta la televisione.” (Ennio Flaiano) (Profezia già realizzata!)

Le dittature hanno questo di buono, che sanno farsi amare.” (Ennio Flaiano)
Gli italiani sono irrimediabilmente fatti per la dittatura.” (Ennio Flaiano)
In Italia i fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti.” (Ennio Flaiano) (Provocazione molto “forte”! Ma è poi troppo esagerata? Esiste la “tolleranza”, in Italia?)

Il grande dittatore conosce i difetti dell'uomo e del suo popolo; sa in cosa hanno bisogno di credere, sa come manipolarli, per far fuori un po' di 'oppositori' prima, per mantenere il potere poi.” (mia, ma sicuramente l'avrà detta anche qualcun altro, con altre parole)

Mao Tse-tung sfruttò il fanatismo e l'odio generazionale degli studenti del Partito Comunista Cinese, per fare piazza pulita della “vecchia generazione” del partito (e non solo) e prendere il potere in Cina.
Mussolini sfruttò la paura e il fanatismo anticomunista della destra soprattutto cattolica, industriale, terriera (e perfino il bisogno di una spinta positiva: fece “muovere”, come nel “futurismo”, un popolo che aveva sempre vissuto nell'IMMOBILISMO del “moderatismo cattolico”).
Hitler ci mise anche la voglia di rivalsa della Germania dopo la sconfitta della Prima Guerra Mondiale e la resa capestro, la solita dose di anticomunismo, e anche l'antisemitismo che Mussolini accettò “di rimbalzo” (che bello avere dei nemici, è bello sentirsi migliori di qualcun altro, considerato come “tutto il male del mondo”...).
(continua)


Giovanni Vigato (Gico) - Padova, 04/09/2011
gicopianobar@gmail.com
www.viadalluogocomune.blogspot.com

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