sabato 20 agosto 2011

Manca l'alternativa? O l'alternanza?


 C'è bisogno di far rinascere il Paese, ma intanto dobbiamo far fronte all'ennesima emergenza. Siamo come una famiglia che ha rimandato di giorno in giorno un acquisto necessario, e all'ultimo momento si trova a pagarlo il doppio... Così, impauriti dalla minaccia di speculazioni di mercato già in atto, con raro senso di responsabilità pochi giorni fa è stata approvata in fretta e in furia la prima parte della manovra; "nuda e cruda", senza discussione, senza opposizione... Ma non basta: già si è dovuta proporre la seconda parte, per il 2012. Questa volta critiche, discussioni e proteste sono già iniziate, anche perché si tratta di vera "macelleria sociale", e c'è un limite a tutto! Addirittura c'è chi sostiene che anche questo va a favore della permanenza del Cavaliere e di Tremonti: in questa situazione (di cui sono sicuramente responsabili) chi se la sentirebbe di mandarli a casa, come risponderebbero i mercati?...
  Nel frattempo si continua a sentire la solita solfa: "Non c'è alternativa...”, “La sinistra non c'è...” e così di seguito... Certo, non abbiamo dei geni neanche da quella parte, ma non mi sembra che in altri paesi “industrializzati” gli elettori si facciano tutti questi problemi... La destra ha fallito? Protestiamo, e poi... si vota a sinistra! La sinistra ha fallito? Protestiamo, e poi... si vota la destra (e intanto in Spagna Zapatero si dimette e lascia che il suo Paese torni a votare)! Qui invece Calderoli ha inventato l'attuale legge elettorale, da lui stesso definita una “porcata” (accompagnandosi con quel sorrisetto da compagno di classe rompicoglioni), solo per rendere la vita difficile ai successivi vincitori [1]. In Germania, nel recente passato sono riusciti a realizzare un governo di ampie convergenze, per il bene del Paese. Qui invece, da ambo le parti passa sempre il concetto che “se governano gli altri è la fine”, e che “bisogna fare di tutto perché questo non avvenga” (danneggiando comunque l'intera Italia). NOI siamo il bene del Paese, non lo possiamo lasciare ai quei “banditi” degli altri!... Soprattutto, non molliamo la poltrona (e dobbiamo maturare una certa permanenza in parlamento per potere riscuotere la pensione a vita, non si possono mica far cadere i governi prima di quella scadenza!...). E poi: quanto presuntuosi, arroganti (e sostanzialmente antidemocratici) sono coloro che identificano il bene del Paese con le loro opinioni, che non sono disposti a “subire” democraticamente il responso delle urne e lasciare governare gli altri, per il bene del Paese, come avviene normalmente negli altri Paesi europei. Lì la chiamano alternanza: è una parola troppo difficile per noi?

    (1) A proposito di Calderoli: caro ministro della semplificazione, perché non semplifichi le cose e ti togli dai... Maroni? La battuta è fin troppo semplice, lo so, ma è difficile resistere alle tentazioni... Aggiungo seriamente: in quale altro paese europeo, dopo la “legge porcata”, questo “politico” (?) avrebbe potuto rimanere stabilmente al suo posto???

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